Molo 54, rotta di gusto sul Lago Maggiore: la cucina di pesce che naviga tra tradizione e creatività
A Feriolo, un viaggio nel gusto tra pesce freschissimo, tradizione italiana e tocchi creativi
A Feriolo c’è un antico battello degli anni '50, attraccato al molo, che da sempre attira la mia curiosità. Ogni volta che percorro la strada da Baveno in direzione di Verbania, lo sguardo indiscreto si interroga sulla storia e sul destino di questa quieta imbarcazione.
E non si tratta di uno dei tanti battelli di navigazione turistica che animano il Lago Maggiore in questa stagione, bensì di un battello ristorante. Che non naviga - tranquilli! - e potete provarlo anche voi che soffrite di mal di mare… (anche se siamo sul lago).
Qualche settimana fa, in occasione del mio compleanno, ho avuto finalmente l’occasione di provarlo ed è stata una piacevole scoperta.
Molo 54: il Boat Restaurant del Lago Maggiore
Ormeggiato nella pittoresca cornice del porticciolo di Feriolo, questo caratteristico ristorante è l'esito di una riuscitissima ristrutturazione di un antico battello.
Salito a bordo, sono rimasto colpito dalla luminosità degli ambienti, nonostante fosse una giornata piuttosto uggiosa.
La scelta cromatica del bianco, abbinata a dettagli arancioni, trasforma il Molo 54 in un ambiente decisamente contemporaneo, quasi inaspettato direi, considerato che siamo a bordo di una imbarcazione d'altri tempi.
Immaginate poi la vista sul lago maggiore che regalano gli oblò: è davvero emozionante soprattutto di sera con tutte le luci dei paesi collinari che si riflettono nello specchio lacustre blu notte.
Il gusto prende il largo con le proposte dello chef Najeh Mathlouthi
Una cucina che parla la lingua della tradizione italiana con il lessico raffinato di chi ama esplorare. La definirei così la proposta del Molo 54 firmata dallo chef Najeh Mathlouthi 
Io ho voluto provare il "Menù del Capitano”, un piccolo viaggio d’autore, una rotta tracciata tra ingredienti accostati con cura, ricerca e creatività.  
Il risottino con persico e lemongrass è un incontro interessante e sorprendente tra lago e spezie, reso morbido dalla mantecatura alla robiola e impreziosito dalla bottarga di muggine che aggiunge profondità marina a ogni cucchiaiata.
Ma con la tarte tatin di baccalà mantecato la navigazione raggiunge la cresta dell’onda. Un gioco oserei dire perfetto di contrasti e armonie, con la dolcezza della marmellata di cipolla di Tropea che si posa su una crema di sedano rapa e porri, come una vela su un’onda leggera.
Il viaggio gastronomico si è concluso con il “Dessert dell’Ammiraglio” che quel giorno proponeva una tarte tatin nella sua più classica versione, così semplicemente buona che per un attimo mi è sembrato di essere stato catapultato a Lamotte-Beuvron, dove è nata questa torta.
Che dire? Sono felice di aver festeggiato il mio compleanno a Feriolo su questo boat-restaurant dove per lo chef Najeh Mathlouthi cucinare è un gesto d’amore che parte sempre dalla scelta, quasi ossessiva, degli ingredienti migliori.
Lasciatemelo dire: al Molo 54 il gusto prende il largo! Siete pronti a navigare tra i sapori?
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| esterno del Molo 54 | 
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| Molo 54 - boat restaurant | 
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| Risotto con persico e lemongrass mantecato alla robiola e bottarga di muggine | 
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| Tarte tatin di baccalà mantecato marmellata di Tropea su crema di sedano rapa e porri | 
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| Tarte Tatin | 





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