Fuga di benessere nel deserto dell'Arabia Saudita

Un soggiorno al Six Senses Southern Dunes tra rigenerazione olistica, cucina locale ed esperienze nel cuore delle dune dell’Arabia Saudita

Nel cuore dell’Arabia, nel mezzo del deserto di sabbia e roccia, c’è un luogo che sembra caduto dal cielo, e che accoglie per un viaggio esperienziale incentrato sul ben-essere, nel suo pieno significato. Sto parlando del Six Senses Southern Dunes, dove concedersi una fuga non è sinonimo di evasione, ma di un ritorno a ritmi più semplici, più umani, più naturali.

L’architettura dialoga con l’ambiente: linee morbide, tonalità sabbia, materiali che richiamano la terra e il vento. Nulla interrompe l’orizzonte, tutto sembra seguire il ritmo naturale del deserto. Il resort non si impone, si lascia attraversare, diventando un rifugio per chi cerca una pausa autentica, lontana dall’eccesso e dal rumore.

Il benessere come percorso personale

All’interno di questo equilibrio, il benessere diventa il vero filo conduttore del soggiorno. La spa del Six Senses Southern Dunes non è un semplice spazio dedicato ai trattamenti, ma un "santuario" pensato per accompagnare ogni ospite in un percorso su misura.
Si parte dall’ascolto del corpo: wellness screening non invasivi analizzano biomarcatori chiave, mentre la skin analysis permette di costruire rituali personalizzati, calibrati sulle reali esigenze della pelle. La prevenzione è centrale, così come l’attenzione al sonno, supportata da materassi artigianali, biancheria organica e programmi dedicati al riposo profondo.
I trattamenti intrecciano saperi locali e approccio scientifico: note di incenso richiamano la tradizione araba, mentre l’Holistic Anti-Aging Center e le tecnologie di biohacking lavorano su recupero, rilascio delle tensioni e ottimizzazione delle energie. Terapie di compressione, percorsi di rigenerazione rapida, bagni freddi e meditazioni nella sensory suite convivono in un’idea di benessere che è concreta, misurabile, ma mai forzata.

La cucina come espressione di equilibrio

Anche la cucina ha il suo ruolo, in questo percorso di ricerca del benessere, in quanto è parte integrante di un approccio che mette al centro salute e piacere. Al Six Senses Southern Dunes, mangiare è un gesto consapevole, guidato dalla filosofia Eat With Six Senses, che privilegia ingredienti locali, stagionalità e semplicità.

Da Bariya le colazioni profumano di frutta fresca e spezie; al Merkaz Brew Bar le tapas arabe si affiancano a caffè e tè sauditi serviti come piccoli rituali; per chi ama la semplicità di una grigliata a bordo piscina c’è invece il Pool & Bar Grill. Ma se volete regalarvi una cena in un posto davvero magico, Al Sarab è la scelta giusta, perché la cucina che parla la lingua della tradizione mediorientale in chiave fine dining è esaltata dalla location con una terrazza che regala una vista a perdita d’occhio sull’immensità del deserto e della sua notte stellata.

Qui al Six Senses Southern Dunes l’esperienza gastronomica è resa ancora più completa dalla possibilità di mettersi in gioco in prima persona partecipando a classi di cucina, mixology, laboratori: un modo per avvicinarsi alla cultura locale con le mani in pasta.

Fuori dal resort, il deserto chiama

Si può cominciare da un passo lento: i Wadi Nature Walk, come quello di Wadi Khuff, tra sorgenti naturali, flora resistente e attività di monitoraggio degli uccelli, o l’Al Sulaa Wadi Walk, che attraversa paesaggi sereni e antichi. Per chi vuole un contatto più profondo con la storia, il Hijaz Mountain Trail offre racconti e panorami mentre ci si inoltra nelle dune.

Ma c’è anche l’avventura, quella che riempie i polmoni e svuota la mente: le scramble tra massi e rocce nei wadi, come Wadi Marakh o Shagayge Al Theeb, dove il terreno cambia a ogni passo. Oppure le escursioni in e-bike, che portano fino alle valli e alle piante di acacia, passando per formazioni rocciose scolpite dal tempo. Una pedalata elettrica, silenziosa, che amplifica la sensazione di essere parte del paesaggio.

Gli amanti dell’adrenalina trovano percorsi da scalare, discese in abseiling, zipline sospese sulle vallate e vie ferrate che uniscono trekking e verticale. Per altri, la sabbia è un campo da gioco: sandboarding e tiro con l’arco, in quel mix di concentrazione e libertà che solo il deserto sa creare.

Tra la luna e il mare

E quando arriva la notte, l’esperienza cambia ancora. L’oscurità profonda dell’Arabia invita a guardare il cielo come facevano gli antichi. Le sessioni di Arabian Astronomy svelano costellazioni e storie, mentre le “Lunar Nights” raccontano il paesaggio filtrato dalla luce della luna, che rende tutto più morbido, quasi sospeso.

Il viaggio può spingersi fino al mare, dove la natura si esprime in un altro linguaggio: quello del Mar Rosso. Snorkeling tra coralli e pesci colorati, immersioni guidate sui reef, uscite in barca private, momenti in cui la quiete del deserto lascia spazio alla vitalità dell’oceano. Anche qui, l’approccio è lo stesso: rispetto, scoperta, immersione totale.

Quando il deserto rigenera

In questo angolo remoto della penisola arabica, c’è un modo di stare che non prevede sovraccarichi. Il Six Senses Southern Dunes non promette meraviglie artificiali, ma un dialogo continuo con la natura: il deserto di giorno, il cielo di notte, il mare per chi vuole spingersi oltre.

È una fuga, sì. Ma soprattutto un ritorno a ciò che davvero rigenera: il tempo, lo spazio, il silenzio, il movimento lento. Il resto lo fai il tu, in connessione profonda con il deserto.










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