Milano sa offrire cuore e passione
MESSA ARCAICA
di Franco Battiato
Un giovedì incredibilmente piovoso ha dipanato le nuvole grigie solo verso sera, quando in Duomo hanno preso vita le note musicali della Messa Arcaica di Franco Battiato.Un evento più unico che raro, ospitato dalla Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano.
«Messa arcaica è una ricerca costante della bellezza, dell’armonia, della fluidità delle soluzioni che si muovono all’interno di ogni linguaggio prescelto. Per comunicare certi sentimenti, certe emozioni, certe opzioni del cuore, è necessario seguire strade ben definite. Un’esperienza per me estremamente significativa. Mi ha insegnato quanto sia strano questo nostro mondo musicale: dove capita di essere al centro di un tifo da mega-concerto rock anche quando si suona in una chiesa, anche quando si esegue un’opera che si muove lungo un tenuissimo filo orizzontale», così scriveva Battiato.
A tre anni dalla scomparsa di Franco Battiato, il visionario cantautore e compositore che ha segnato profondamente la musica, la poesia e l'arte in Italia, la Fondazione Franco Battiato, ha avviato la propria attività con la Messa Arcaica per soli, coro e orchestra, a trent'anni dalla sua prima pubblicazione discografica.
Dicevo delle nuvole dissipate, ed è stato proprio così. Ad attendere il cielo schiarito, gli applausi insistenti di un pubblico emozionato. Gli interpreti di questa rappresentazione sono stati davvero tanti: il Coro da Camera di Torino diretto dal M° Dario Tabbia e l'Orchestra da Camera Canova sotto la guida del M° Antonio Ballista. Carlo Guaitoli al pianoforte e Angelo Privitera tastiere e programmazione. Le voci di Lorna Windsor, mezzosoprano, e Giovanni Caccamo nel ruolo che fu dello stesso Battiato.
Prima del concerto un bel gesto dell’Assessore alla cultura Tommaso Sacchi: la consegna della Pergamena della Città di Milano alla memoria di Franco Battiato nelle mani della presidente della omonima Fondazione, Grazia Cristina Battiato, nipote del celebre artista.
Milano sa offrire cuore e passione, quando vuole.
La Messa Arcaica di Battiato è stata un’opportunità per la città di respirare un’aria nuova, partecipata, vivida.
«Messa arcaica è una ricerca costante della bellezza, dell’armonia, della fluidità delle soluzioni che si muovono all’interno di ogni linguaggio prescelto. Per comunicare certi sentimenti, certe emozioni, certe opzioni del cuore, è necessario seguire strade ben definite. Un’esperienza per me estremamente significativa. Mi ha insegnato quanto sia strano questo nostro mondo musicale: dove capita di essere al centro di un tifo da mega-concerto rock anche quando si suona in una chiesa, anche quando si esegue un’opera che si muove lungo un tenuissimo filo orizzontale», così scriveva Battiato.
A tre anni dalla scomparsa di Franco Battiato, il visionario cantautore e compositore che ha segnato profondamente la musica, la poesia e l'arte in Italia, la Fondazione Franco Battiato, ha avviato la propria attività con la Messa Arcaica per soli, coro e orchestra, a trent'anni dalla sua prima pubblicazione discografica.
Dicevo delle nuvole dissipate, ed è stato proprio così. Ad attendere il cielo schiarito, gli applausi insistenti di un pubblico emozionato. Gli interpreti di questa rappresentazione sono stati davvero tanti: il Coro da Camera di Torino diretto dal M° Dario Tabbia e l'Orchestra da Camera Canova sotto la guida del M° Antonio Ballista. Carlo Guaitoli al pianoforte e Angelo Privitera tastiere e programmazione. Le voci di Lorna Windsor, mezzosoprano, e Giovanni Caccamo nel ruolo che fu dello stesso Battiato.
Prima del concerto un bel gesto dell’Assessore alla cultura Tommaso Sacchi: la consegna della Pergamena della Città di Milano alla memoria di Franco Battiato nelle mani della presidente della omonima Fondazione, Grazia Cristina Battiato, nipote del celebre artista.
Milano sa offrire cuore e passione, quando vuole.
La Messa Arcaica di Battiato è stata un’opportunità per la città di respirare un’aria nuova, partecipata, vivida.
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